È ora di cena e si iniziano a stendere i primi impasti per la pizza, ma la preparazione inizia già due giorni prima in laboratorio. Infatti dal lievito madre si genera la biga.
Biga e farina, scegli quella giusta
La pizza che hai in tavola, è il risultato di scelte fatte prima ancora di creare la biga. Noi abbiamo scelto di puntare su un prodotto semintegrale con l’obiettivo di avere una pizza tonda, leggermente croccante al morso e allo stesso tempo scioglievole e dal cuore morbido.
Ma che cos’è?
La biga è una massa grezza di impasto “che si sgretola” e nasce da farina, acqua e lievito madre che viene lasciato riposare per 18 ore. Una buona biga ha un odore dolce che ricorda lo yogurt ed ha un gonfiore omogeneo.
Dalla biga all’impasto
La mossa successiva è quella di aggiungere di nuovo farina, la parte rimanente di acqua, sale e olio extravergine di oliva, e poi di nuovo a riposo per una fermentazione di 36 ore, che attiva così la lievitazione. Anche questo passaggio richiede cura e attenzione, con temperature di prodotto e ambiente sempre controllate. Infatti in ogni stagione si devono creare le condizioni ideali per attivare l’impasto nel modo più corretto.
Sono due, quindi, i giorni di cura prima di arrivare all’impasto finito, una piccola parte del lavoro della nostra dottoressa degli impasti, Valeria.
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